posto auto

Roberto Rais

Posto auto condominiale, cosa dice la legge ed evitare le liti coi vicini

Di norma nei palazzi di recente costruzione è prevista l’abbondante presenza di posti auto per tutti i proprietari degli appartamenti dello stabile. Le cose sono un po’ diverse per i vecchi edifici, che spesso sono costruiti in tempi in cui non si presupponeva che tutti avessero un’auto.

Il risultato è che nei vecchi condomini, il rischio che spuntino fuori delle liti condominiali per il posto auto è sempre piuttosto alto.

Ma come comportarsi in questi casi? Che cosa dice la legge? Come possiamo evitare le liti con i vicini e tutelare i nostri diritti?

Capire di che posto auto stiamo parlando

La prima cosa che suggeriamo di fare è capire che non tutti i posti auto sono uguali. Si deve infatti fare distinzione tra box privato, garage, parcheggio e posteggio, soluzioni che assicurano il posteggio del mezzo nel cortile condominiale, ma in modo molto diverso.

Per esempio, si parla di garage come di una pertinenza di solito di proprietà, più grande e in grado di ospitare più automobili rispetto al box auto che, invece, è di norma posizionato sotto il posto stradale del parcheggio condominiale, ha misure inferiori e può contenere un solo veicolo.

Le cose sono ancora diverse con l’autorimessa, che è un’area coperta destinata solo e unicamente al ricovero, alla sosta e alla manovra degli autoveicoli. Il parcheggio è invece uno spazio pubblico, o privato, destinato alla sosta dei veicoli. Ancora diverso è il posteggio, che indica un luogo che può ospitare vari tipi di veicoli, e non solo.

parcheggio auto
Photo by Pixabay

Cosa dice la legge

Ora che abbiamo chiarito quali sono le differenze tra le varie tipologie di soluzioni ammesse per la sosta della nostra auto, è bene comprendere che cosa dice la legge.

Stando a quanto riportato all’interno della riforma condominiale, il Codice civile, all’articolo 1117, comma 2, sostiene che il parcheggio condominiale è una delle parti comuni del condominio. Il Codice Civile non dà altri riferimenti normativi in merito alla gestione e all’esercizio del diritto di parcheggio nell’area condominiale, con la conseguenza che in via teoria il posto auto può essere usato da ogni condomino, naturalmente sempre rispettando la destinazione d’uso e senza ledere o limitare il diritto degli altri condòmini.

Se poi l’utilizzo fra i condòmini è paritario, in caso di eventuali lavori la spesa relativa dovrà essere divisa in merito alle tabelle millesimali di proprietà.

Ciò premesse, se nel palazzo ci sono molti posti auto, allora il rischio che vi siano dei conflitti tra condòmini è basso. Tuttavia, se i posti auto sono pochi, stabilire il diritto del parcheggio potrebbe alimentare non poche perplessità, alimentate dal fatto che la legge non riporta alcun criterio direttivo per regolamentare il parcheggio. In questo caso, infatti, i posti auto sono assegnati dall’assemblea condominiale.

Tuttavia, la giurisprudenza prevalente è da tempo concorde nel ritenere che se invece dei posti auto ci sono dei box, con una dimensione minima da non consentire a tutti i condomini il diritto di parcheggio, allora bisognerà prevedere dei criteri di turnazione.

In altri termini, bisognerà dare un’applicazione concreta dell’articolo 1102 c.c. secondo cui ogni proprietario può utilizzare la sosta comune a patto che non alteri la destinazione e non impedisca il pari utilizzo agli altri condòmini. La stessa assemblea non ha comunque il potere di escludere a nessun condomino dal diritto di parcheggio.

Le regole per far rispettare i propri diritti

A questo punto, è anche bene sottolineare che l’assemblea può includere nel regolamento di condominio la possibilità di destinare il parcheggio solo ad uso esclusivo dei condòmini, impedendo così l’uso ai non residenti. Un’altra regola stabilisce il diritto per i condomìni disabili di vedersi assegnato, in maniera gratuita, un posto auto nel parcheggio condominiale.

Ma che si deve fare nel caso in cui qualcuno occupa abusivamente o senza titolo un posto auto privato?

In questo caso si può innanzitutto cercare di risolvere la controversia con le buone, inviando un messaggio con l’avviso di non parcheggiare e, allo stesso tempo, di rivolgersi all’amministratore di condominio per saperne di più.

Nel caso in cui queste azioni non dovessero sortire l’effetto desiderato, allora l’amministratore può inviare una diffida alla rimozione del veicolo o può sanzionare multare il condomino, o ancora o agire in giudizio per chiedere la rimozione forzata.