Quante ore dedichiamo al computer in una giornata? Se il nostro lavoro è strettamente legato a questa macchina, è probabile che comprenderete subito di cosa sto per parlarvi!
Lavorare a computer tante ore comporta l’utilizzo delle mani e il mantenimento fisso di una postura, che spesso finisce per curvarsi sempre di più durante la giornata con l’aumento progressivo della stanchezza e della noia. Inoltre, l’attenzione è sempre fissa e rivolta ad uno schermo che emette molteplici tipi di luci (blu, verde, rossa etc) per far sì che l’occhio umano percepisca una gamma completa di colori.

Insomma, per quanto sembri semplice e rilassante avere un lavoro d’ufficio o che coinvolga molte ore al computer, ci sono diversi processi invisibili a cui siamo sottoposti costantemente su cui è importante far luce!
Oggi vogliamo elencare alcune delle conseguenze negative principali derivanti da questa pratica per illuminarvi su cosa si rischia a lungo termine quando si seguono cattive abitudini per tanto tempo. Del resto, prevenire è sempre meglio che curare!
Sindrome da visione del computer (o anche conosciuta come CVS) è una delle conseguenze più comuni. In questo caso, il fissare uno schermo per tempo prolungato può causare affaticamento degli occhi, secchezza, irritazione, visione offuscata e mal di testa.
È per questo che gli esperti consigliano sempre di utilizzare occhiali con lenti contro la luce blu-viola. Questi servirebbero ad alleviare l’impatto sugli occhi, la ricorrenza dei mal di testa e a migliorare i ritmi di sonno-veglia.
Come? Grazie al filtraggio della luce blu-viola, che aiuta a ridurne la quantità e intensità che raggiunge gli occhi, aiutando a diminuire i rischi di sviluppare miopia, irritazione, stanchezza visiva e potenziali danni alla retina andando avanti con l’età.
Inoltre, questi occhiali attuano una preservazione dei ritmi circadiani, che se vengono alterati tendono a peggiorare la qualità del sonno.

Un’altra sindrome che potrebbe svilupparsi è la Sindrome del Tunnel Carpale. Questa viene dal ripeteresti continuo di movimenti delle dita e delle mani, comuni durante l’utilizzo del mouse e della tastiera. I sintomi principali sono intorpidimento e dolori. È molto possibile che le generazioni che sono nate utilizzando il pc e che lo hanno poi usato per svolgere le proprie mansioni lavorative dopo soffriranno di questa sindrome in età più avanzata.
Un altro aspetto importante, e che spesso non riceve la stessa attenzione, è sicuramente la postura. Mantenere una posizione statica per tanto tempo, cosa assolutamente necessaria nel momento in cui si lavora al computer, può portare a dolori muscolari. Il collo, la schiena, le braccia e le spalle sono in genere le zone più soggette a questo tipo di indolenzimento e fastidio. È fondamentale, quindi, cercare di prestare sempre attenzione alla posizione che si sceglie di mantenere e magari anche utilizzare sedie il cui design è stato strutturato appositamente per questo tipo di attività.
Anche il fatto di rimanere seduti per molte ore al computer rappresenta una problematica preoccupante. La sedentarietà non aiuta il corpo umano sotto qualsiasi aspetto, eppure, poiché gli impatti che ha su di noi si vengono a scoprire solo più tardi, in tanti non prestano abbastanza attenzione a questa abitudine.
Esseri sedentari per tanto tempo comporta la perdita di muscoli, la tendenza al bruciare meno grassi e quindi all’aumento di peso. Molte persone si imbattono in problemi di obesità e in conseguenti rischi di patologie relative, come Diabete di tipo 2 e problemi cardiovascolari.
Per mitigare questi rischi, è consigliato adottare una postura corretta e prestare attenzione a quando ci si inizia a curvare. Fare pause regolari, sgranchirsi le gambe, praticare esercizio fisico nel resto della giornata e proteggere gli occhi da affaticamento con i mezzi giusti.