Luca Petrone

Quanto costa lasciare i caricatori attaccati alla spina?

La tecnologia è divenuta un elemento così rilevante e fondamentale nella nostra vita quotidiana da suscitare frequenti riflessioni. Ci interroghiamo sulla sua salubrità, su quanto possiamo realmente fidarci di essa e su quanto il nostro stile di vita dipenda in maniera profonda dagli strumenti tecnologici che abbiamo integrato nella nostra esistenza. In altre parole, dispositivi come telefoni, tablet e laptop sono impiegati in modo costante, portandoci spesso a ricorrere alla loro ricarica non appena ne abbiamo l’opportunità.

Quante volte, infatti, ci sale addirittura l’ansia ogni volta che vediamo che la batteria sta terminando? O che il nostro telefono non è carico abbastanza? Ormai, questi dispositivi sono quasi una estensione del nostro corpo e delle nostre capacità, ed è per questo che tutti noi abbiamo una “stazione” dove teniamo pronti i caricabatterie, perennemente collegati all’elettricità anche quando non vengono usati. Questo viene dal fatto che, inconsciamente, sapere che il caricabatterie è pronto per essere utilizzato, anche quando il dispositivo non ha bisogno di essere caricato, ci tranquillizza, perché sentiamo che nel momento in cui ne abbiamo bisogno, lo abbiamo già sotto controllo.

Insomma, sono abitudini nuove, ma ormai abbastanza presenti nella vita di tutti. Eppure, vi siete mai chiesti cosa comporta avere un caricabatterie connesso alla corrente tutto il tempo? Innanzitutto, la problematica non si limita al mero consumo energetico. Un caricabatterie può agevolmente surriscaldarsi, dando origine a potenziali incendi domestici. Questo è dovuto al fatto che la spina, quando non è collegata a nulla, può veicolare elettricità, innescare mini cortocircuiti e generare scintille. Sebbene possano sembrare circostanze inoffensive, sono effettivamente la radice di numerosi incidenti domestici.

Ma soprattutto, un caricabatterie, anche se non sta caricando nulla, finisce comunque per consumare energia elettrica.

prese-Markus Spiske-Pexels.com

Uno dei segnali di questo consumo può essere il calore che emettono quando sono collegati, anche se non sono attivamente in uso. Ma quanto ci costa davvero lasciare il caricabatterie collegato per tutto il giorno? Quanto consuma esattamente quando non lo stiamo utilizzando?

Il consumo energetico di un caricabatterie collegato alla presa è relativamente basso, ma comunque presente. Questo valore può variare a seconda di diversi fattori, come il tipo specifico di caricabatterie che stiamo utilizzando. Un esempio pratico è il caricabatterie dello smartphone, che può assorbire tra 0,1 e 0,2 watt quando è collegato senza caricare alcun dispositivo. Pur essendo una quantità ridotta, può diventare significativa se abbiamo diversi caricabatterie sempre collegati alla rete elettrica, specialmente quando non sono in uso.

Quindi, quanto dobbiamo sborsare per questo consumo “fantasma” dei caricabatterie?

La prima volta che ne sentiamo parlare è alla fine del mese, quando arrivano le bollette. Il costo effettivo in euro dipende da vari fattori, tra cui l’efficienza energetica del caricabatterie, la qualità costruttiva e il costo dell’elettricità nella tua zona. Ogni caricabatterie è un po’ diverso, e il costo energetico può variare in base alla tariffa della tua bolletta. Nonostante ci siano formule online che promettono di calcolare questo costo, la realtà è che sono spesso approssimative. In generale, se hai diversi caricabatterie sempre collegati, potresti vedere un aumento di qualche decina di euro all’anno sulla tua bolletta. Quindi, se vuoi risparmiare e ridurre il tuo impatto ambientale, la prossima volta che non stai caricando, stacca il caricabatterie dalla presa!”

in carica-Sarah Shi-Pexels.com

Consigli su come risparmiare

Una soluzione consigliata è l’utilizzo di una multi-presa con interruttori dedicati, che consente di attivare o disattivare singolarmente ogni caricabatterie. In alternativa, si consiglia l’uso di prese smart, controllabili tramite assistenti vocali, per gestire l’alimentazione dei dispositivi a distanza. Anche la tecnologia di ricarica rapida è una alternativa scelta da molti quando si tratta di ricaricare il proprio dispositivo, perché consente di abbreviare i tempi di ricarica degli smartphone. Eppure, va notato che un caricabatterie ultraveloce costantemente connesso alla rete potrebbe avere un consumo di energia leggermente superiore a un modello standard. Pur trattandosi di differenze di consumo in frazioni di Watt, l’invito è a prestare attenzione alla gestione dell’alimentazione per ottimizzare l’efficienza energetica.