bonus facciate - Pixabay

Roberto Rais

Bonus facciate, ma è ancora disponibile? Sta funzionando?

Introdotto dalla legge di bilancio 2020, il bonus facciate consisteva in una detrazione fiscale del 90% sulle spese effettuate, entro i limiti normativi. L’obiettivo del legislatore era abbastanza chiaro: introdurre nel nostro ordinamento un benefit che potesse incentivare i lavori di restauro e di rinnovo delle facciate esterne di edifici già esistenti sul territorio, permettendo ai titolari dei beni di poter ottenere uno sconto fiscale molto importante.

Nel corso degli anni il bonus è stato rivisto più volte, tanto che oggi molti lettori ci domandano se il bonus facciate esista ancora e in che misura. Proviamo a riassumere tutto ciò che bisogna sapere!

Chi può richiedere il bonus facciate

Il bonus facciate viene erogato sotto forma di detrazione Irpef e Ires. Ne deriva che può essere usato sia dalle persone fisiche che da quelle giuridiche (imprese).

Più nel dettaglio, hanno diritto all’agevolazione fiscale tutti i contribuenti, siano o meno residenti in Italia, come

  • persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni;
  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • inquilini o comodatari;
  • soci di cooperative;
  • soci di società semplici.

In aggiunta a ciò, hanno diritto alla detrazione anche alcuni soggetti estranei alla lista di cui sopra, purché partecipino nelle spese (intestatari di bonifici e fatture), come i familiari conviventi del possessore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo grado) e convivente (anche se fuori del matrimonio o unione civile).

Bonus facciate - Pixabay
Bonus facciate – Pixabay

Quali sono gli interventi ammessi nel bonus facciate?

All’interno del bonus facciate rientrano tutti gli interventi di restauro e di ristrutturazione dell’involucro esterno dell’edificio, tra cui anche i balconi e gli ornamenti. Sono inclusi anche i lavori di pulizia e di tinteggiatura. Inoltre, possono essere ammessi al bonus facciate anche gli interventi che avvengono solamente su una parte dell’edificio. Non possono invece essere agevolati quei lavori che vengono realizzati durante la fase di costruzione o ricostruzione dell’edificio.

In sintesi, la detrazione di cui al bonus facciate si applica a:

  • pittura e colorazione esterna;
  • lavori su balconi o fregi;
  • lavori su strutture verticali opache che hanno un effetto termico o che interessano il 10% dell’intonaco dell’edificio;
  • acquisto di materiali;
  • progettazione dei lavori;
  • costo dell’installazione delle impalcature;
  • smaltimento dei materiali;
  • IVA, imposta di bollo, diritti pagati per la richiesta dei titoli abilitativi edilizi;
  • interventi per aumentare la classe energetica dell’involucro dell’edificio.

Il bonus facciate esiste ancora?

No, il bonus facciate non esiste più: era infatti stato prorogato con la legge di bilancio 2022 fino al 31 dicembre 2022, pur in una misura inferiore rispetto all’originale versione. Si poteva infatti usufruire di questa detrazione fiscale nel limite del 60% delle spese effettuate.

Ci sono alternative al bonus facciate?

Sul mercato ci sono diverse alternative al bonus facciate che, come abbiamo visto, è sparito il 31 dicembre 2022.

Una di queste è il Bonus ristrutturazione, con cui si può ottenere una detrazione fiscale del 50% anche per la realizzazione di interventi sulle facciate degli edifici, ma non solo: si può infatti fruire di tale detrazione anche per il rifacimento e la sostituzione di cornicioni e la riparazione di finestre, balconi e davanzali. Il limite di spesa agevolabile è in questo caso pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

Un’altra è l’Ecobonus, che invece permette di realizzare interventi alle facciate degli edifici nell’ambito di un più ampio intervento di miglioramento dell’efficienza energetica, come avviene con l’installazione del cappotto termico.

Per maggiori informazioni consigliamo di consultare le relative sezioni sul sito dell’Agenzia delle Entrate.